Oggi su La Stampa Alessandro Mondo riportava in Da Torino in Calabria una transiberiana italiana che l'Intercity 761 tra Torino e Reggio di Calabria avrebbe riportato circa 8 ore e mezza di ritardo, utilizzando tra le altre, espressioni come "un’odissea ferroviaria senza precedenti".
Se da un lato mi rallegra che finalmente i giornalisti di una delle principali testate Italiane si occupino del problema della lentezza e dei ritardi dei treni che collegano le due estremità della penisola Italiana, mi stupisce che ci si stupisca di 8 ore e mezza di ritardo.
Confesso che è più di un lustro che non ho più l'occasione di prendere tali convogli, e però nella mia esperienza, che comunque spero non sia significativa (magari con questo genere di treni non ho fortuna, chi lo sa?), una decina di ore di ritardo è bene o male sempre stata la media usuale.
La peggiore esperienza la ebbi una ventina di anni fa, quando viaggia in un espresso tra Torino e Palermo che arrivò ad accumulare la bellezza di 26 ore di ritardo, e sinceramente, dalla mia oramai trentennale esperienza dei collegamenti in questione, mi guarderei dal descrivere quella come "un’odissea ferroviaria senza precedenti", dato che non faccio fatica ad immaginare che si possa anche fare di peggio, figurarsi un ritardo di appena 8 ore e mezza.
Se da un lato mi rallegra che finalmente i giornalisti di una delle principali testate Italiane si occupino del problema della lentezza e dei ritardi dei treni che collegano le due estremità della penisola Italiana, mi stupisce che ci si stupisca di 8 ore e mezza di ritardo.
Confesso che è più di un lustro che non ho più l'occasione di prendere tali convogli, e però nella mia esperienza, che comunque spero non sia significativa (magari con questo genere di treni non ho fortuna, chi lo sa?), una decina di ore di ritardo è bene o male sempre stata la media usuale.
La peggiore esperienza la ebbi una ventina di anni fa, quando viaggia in un espresso tra Torino e Palermo che arrivò ad accumulare la bellezza di 26 ore di ritardo, e sinceramente, dalla mia oramai trentennale esperienza dei collegamenti in questione, mi guarderei dal descrivere quella come "un’odissea ferroviaria senza precedenti", dato che non faccio fatica ad immaginare che si possa anche fare di peggio, figurarsi un ritardo di appena 8 ore e mezza.
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