Friday 1 March 2013

In risposta a Andare avanti per Fermare il Declino: Modello M5S

[risposta a Andare avanti per Fermare il Declino di Michele Boldrin]
Per avere una sola possibilità di successo, bisogna prendere a modello il M5S, e se possibile innovare anche più di quanto hanno dimostrato di saper fare Grillo, Casaleggio & co..
E questo vale per tutti gli altri partiti politici del pianeta, se vogliono sopravvivere. La politica rappresentativa come la conoscevamo nel XX secolo è destinata a scomparire.
Il futuro sono la Svizzera, la California, Atene del periodo classico, e chi prima lo capisce e lo riesce ad implementare in una proposta convincente, avrà maggiori probabilità di influenzare il futuro, non della Repubblica Italiana, ma di qualsiasi società.
Il progresso tecnologico ci da gli strumenti per realizzare appieno la crazia di democrazia, di uniformare cioè la distanza di ogni cittadino dal potere come se fossimo tutti seduti sul bordo di un vaso.
Le reliquie del medioevo come le strutture gerarchiche, l'uomo solo al comando, sia esso il primo ministro che il segretario di un partito, gli n-mila livelli attraverso cui la sovranità popolare era costretta e filtrata, possono oggi scomparire. Puff!
La rivolta contro la casta sarebbe arrivata in ogni caso. Arriva prima nel Bel Paese perché ci siamo beccati 20 anni di austerità, ma arriverà ovunque, solo un sordo o un cieco potrebbe negare di sentire o di vedere gli indizi tutto attorno a sé non solo in paesi come la Spagna, ma anche in paesi come il Regno Unito, dove la casta politica dominante sta letteralmente comprandosi la propria sopravvivenza giorno dopo giorno emettendo montagne di debito che ricadrà sulle generazioni future.
Tra le tanti possibili risposte, l'eliminazione di tutte le caste tramite la responsabilizzazione del cittadino, la democrazia diretta, l'effettiva implementazione della democrazia, il localismo, il federalismo, la decentralizzazione  l'accorciamento delle filiere di retroazione, direi in pratica il loro azzeramento, sono di gran lunga le migliori possibili risposte.
Non è pensabile di mettere su un partito politico che abbia lo scopo di sfruttare la dabbenaggine di chi ci mette le idee e la dabbenaggine di chi ci crede per comprarsi l'accesso ad una nuova casta, perché quando ci sono alternative disponibili e credibili che fanno a meno delle caste, il cittadino votante prima o poi si convincerà a votarle, perché sono di gran lunga migliori, da tutti i punti di vista immaginabili.
C'è tutta la storia umana a dimostrare che il governo dei migliori, o presunti tali, è necessariamente destinato ad un fallimento. Può andare bene per 5 anni, per 10 anni, per 1 generazioni, per 10 generazioni, per 1000 anni, ma re, imperatori, caste, oligopoli, rappresentano tutti punti di vulnerabilità che prima o poi portano sempre e comunque a declino e scomparsa. Per chi non mi crede sulla parola, basta un ripasso di storia della Serenissima.
Grillo e Casaleggio dicono uno vale uno. Bisogna partire da là. Non perché lo dicono loro, ma perché il progresso tecnologico lo rende potenzialmente possibile, e quindi diventa necessariamente possibile.
Grillo e Casaleggio ci sono stati 8 anni ad arrivare da 2 voti a 9 milioni di voti. Se qualcuno fondasse un movimento simile nel Regno Unito o in Spagna, ed applicasse con la stessa bravura e capacità le loro tecniche, altro che 7 anni, ci starebbe massimo 3 anni ad arrivare a 10 milioni di voti.
Quando Grillo dice a tutti che i vecchi partiti sono morti, gli fa un favore. Perché è vero, sono morti, è morta la democrazia rappresentativa, che non è democrazia, o comunque non può esprimere totalmente una democrazia. Gli fa un favore, perché dicendogli la verità, li sprona ad adattarsi, come infatti ha cercato di fare il PD, con tutti i tentennamenti che sono anche comprensibili.
Metto le mani avanti, e confesso che io non avevo proprio idea di come fosse stato organizzato Fare per Fermare il Declino. Leggevo NfA, avevo letto il manifesto, ero andato ad una cena a Londra (e confesso di aver espresso a Carlo Stagnaro in quell'occasione i miei dubbi sull'opportunità di presentarsi a queste elezioni mettendo su tutto di fretta e furia), avevo capito ci fossero dei comitati locali, ma non credevo fosse stato organizzato come un classico partito organizzato, con addirittura una direzione nazionale.
L'altro giorno ho sentito 5 minuti della diretta della direzione nazionale, mi sono messo le mani tra i capelli, e sono fuggito inorridito. Tra l'altro, non erano nemmeno 5 minuti caldi, ma coinvolgevano un paio delle persone che poi hanno votato contro la mozione Boldrin. Quel tipo di partito è nato morto. Non andrà mai da nessuna parte, una volta che al consumatore viene offerto di meglio.
La sfida è offrire qualcosa di meglio di quello che offre il M5S, ma nella maniera in cui lo offre il M5S.
[commento originariamente scritto su NfA]

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