Il codice civile italiano fa in diverse istanze riferimento ad una figura, quella del buon padre di famiglia, che è il modello a cui si devono ispirare coloro i quali amministrano i beni o i denari altrui.
Nel caso specifico in questione, per quanto di solito Tayyippuccio non mi faccia tutta questa simpatia a livello personale, non prorogare il contratto con Gazprom per questi 6 miliardi di metri cubi di gas sul gasdotto Occidentale, è esattamente quello che per me avrebbe dovuto fare un buon padre di famiglia.
Prorogare il contratto avrebbe implicato dover chiedere un maggior esborso ai cittadini turchi, un maggior esborso non richiesto da una domanda esistente, ma semplicemente per mantenere un eccesso di capacità a disposizione.
Non prorogando il contratto, il governo turco ha dimezzato l'eccesso di capacità a disposizione, più che dimezzando nel contempo gli aumenti ai consumatori finali.
Poi magari se Gazprom fa a BOTAŞ, o ad altri distributori turchi, lo stesso prezzo che si è riuscita a conquistare Edison, la Turchia questo contratto glielo rinnova pure per altri 5 anni, ma questo non cambia il fatto che in quello specifico contesto aumentare la capacità dei gasdotti provenienti dall'Iran e soprattutto da Azerbaijan e Turkmenistan, è in ogni caso l'altra cosa che un buon padre di famiglia dovrebbe fare comunque.
La ragione è proprio quella che ancora oggi, pur non avendo prorogato quel contratto, la Russia è di gran lunga il maggior fornitore di gas naturale della Turchia, e che mentre la Turchia può fare a meno singolarmente di qualsiasi altro fornitore, perché appunto la Russia potrebbe in qualsiasi momento aumentare la propria capacità di fornitura per coprirne la perdita, dall'altra parte ancora oggi la Turchia non può fare a meno della Russia.
No Russia, no gas, e probabilmente anche no elettricità.
Se non ci fossero altre possibilità, ci si potrebbe anche mettere il cuore in pace, ma la Turchia è circondata di paesi pieni di riserve di gas, per cui sarebbe criminale non dotarsi di capacità di trasporto da tutti i principali fornitori.
L'obiettivo strategico sul lungo periodo è probabilmente quello di trovarsi in una posizione da avere almeno 5 fornitori di pari livello (Russia, Iran, Azerbaijan & Turkmenistan, Iraq ed LPG) capaci ognuno di soddisfare interamente o quasi il fabbisogno attuale (o in 2 quello prevedibile), obiettivo chiaramente condivisibile.
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