Nel 2010 la Turchia ha esportato 70 serie televisive in 20 paesi, perlopiù nel Medio Oriente, nei Balcani e nei paesi turanici, per un controvalore dichiarato di circa $50 milioni (che detto fra noi, sono pochi, ma si sa, come fanno la contabilità quelli che lavorano nell'intrattenimento, non la fa nessuno!).
Per dare un paio di esempi, le soap turche vengono usualmente trasmesse in Romania da Kanal D, che è parte della multinazionale turca Doğan, e nell'Hellade da Antenna (ANT1).
Il prezzo per episodio varia dai $500 ai $20000 per i mercati più grandi e le serie più richieste.
L'esportatore più grande è Calinos, che ha sede a Taksim, e controlla quasi l'80% dell'export.
Il settore vive da alcuni anni un periodo di boom, dovuto soprattutto all'espansiano nel mercato dei paesi arabi, che ha portato ad una crescita costante nei budget e nella qualità dell'offerta.
Recentemente è stato annunciata una joint venture con degli investitori del Qatar per una serie in 30 episodi sulla conquista di Costantinopoli, che in totale dovrebbe contare su un budget hollywoodiano da $75 milioni!
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