Sunday, 23 August 2009

Trapani è una città

In risposta a chi definisce Trapani un paese:

Trapani è città, non paese. Città piccola per i canoni odierni, ma è città da secoli. Ha porto, cattedrale, cantieri navali, era città libera nel medioevo con fiera annuale ad Agosto dal 1315 (ne aveva un'altra dal 1302, per San Giorgio ad aprile, una distinzione molto particolare), Senato cittadino inaugurato da Carlo V (che ci soggiornava e la favoriva spesso e volentieri, come d'altronde diversi suoi antenati Aragonesi), pianta a griglia (tranne il quartiere Arabo-Normanno che è naturalmente un kasbah) e due delle cinque torri sullo stemma furono costruite da Hamilcar Barca, il padre di Hannibal.

Il dialetto Trapanese del Siciliano era la lingua franca del Canale di Sicilia fino a molto dopo l'invasione Piemontese, a parte tanti miei familiari che hanno lavorato a Sfax, Tunisi, Biserta ed Orano ho diversi amici le cui famiglie sono tornate a Trapani soltanto dopo la II guerra mondiale (per non parlare di quelli che sono stati espulsi da Tripoli da Gheddafi).

Ecco l'incipit di un articolo del New York Times del 1903 su un rapporto del Parlamento francese in cui i francesi si preoccupavano perchè a Tunisi c'erano 75 mila Siciliani (la maggior parte Trapanesi e Mazaresi) e 25 mila Francesi.

A Tunisi c'è ancora una folta comunità di discendenti di Siciliani che per svariati motivi non sono mai emigrati indietro in Sicilia, parlano un Siciliano molto simile al Trapanese, ma molto più ricco di parole Arabe.

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