Friday 6 May 2005

Lavoro in Turchia 2

(originally published on it.lavoro.informatica the 6th May 2005)

Un Turco che volesse trovare un lavoro ad Istanbul, tra le varie risorse a disposizione, ha soprattutto l'inserto domenicale del giornale Hurriyet, IK (Insan Kaynaklari, risorse umane).
Il Gotha dell'industria e dei servizi Turco fa a gara a chi riesce a mettere il migliore annuncio sulle prime pagine, tutti sanno che praticamente tutti i non analfabeti della nazione butteranno almeno uno sguardo su quell'inserto, ed è una questione di prestigio ed una sicura pubblicità riuscire a piazzare il proprio annuncio su quelle pagine.
Quando l'economia gira, le inserzioni ricoprono a tappeto una decina di fogli, ma anche quando c'è crisi nera, sempre tre o quattro fogli vengono ricoperti.
In Turchia non esiste l'articolo 18, per cui anche con la crisi più crisi, si approfitta licenziando più di quanto sarebbe necessario per poter assumere, cercando nel contempo di migliorare la capacità di creare valore aggiunto dell'azienda.
Per parlare in maniera limpida e comprensibile, se qualcuno non rende quanto ci si aspetta, indipendentemente dal fatto che possa esserne o meno colpevole della cosa, gli si comunica il licenziamento (basta una telefonata ed essere disposti a pagargli un'indennità proporzionale all'anzianità di servizio) e si assume qualcun altro.
Attenzione: gli squali ci sono anche ad Istanbul, ma mediamente meno che a Milano o in generale in Italia.
[Piccola deviazione ispirata da un articolo di n.n] Non è la presenza o meno dell'articolo 18 a rendere i datori di lavoro più o meno propensi a licenziare o assumere per i più svariati motivi, ci sono anche altre componenti, sociali e culturali, oltre che ovviamente economiche.
Il fatto di potersi sbarazzare molto semplicemente della forza lavoro quando questa non è necessaria, ed è più un peso che non una risorsa, è un indice di quanto ad oggi la Turchia cerchi disperatamente di giocare la sua partita sul mercato globale, accettando la competizione come invece fino ad ora non ha praticamente fatto l'Italia (per spiegare il passaggio: senza articolo 18, sarebbe più difficile creare consenso politico e clientele, vagli a raccontare balle a centinaia di migliaia di padri di famiglia che perdono il lavoro per colpa di una recessione, cosa che in Italia avviene in maniera molto attutita, e che invece i politici Turchi o Inglesi sono costretti ad affrontare nei periodi di magra)[fine piccola deviazione].
Come dicevo, è una questione di prestigio e pubblicità, ed è anche una sorta di rating aziendale.
Se un gruppo Turco non pubblicizza nessuna posizione su IK per un periodo molto lungo, più che morta l'opinione pubblica la ritiene sepolta.
IK non ha un vero e proprio sito, e però credo che http://www.yenibir.com sia in qualche modo a loro correlato (Hurriyet è uno degli asset principali della Dogan Holding, http://www.doganholding.com.tr/ e http://www.dol.com.tr, una delle non molte società Turche che sottopone ad auditing i propri conti e che rispetta i principi IFRS, hanno appena venduto la banca del gruppo per 1 miliardo di Euro).
Tra le posizioni pubblicizzate su IK, ve ne sono sempre alcune in cui l'annuncio è scritto in Inglese o Tedesco, meno spesso in Francese, molto più raramente in Italiano, ma la stragrande maggioranza sono scritte in Turco, e difatti la conoscenza della lingua Turca è una delle principali discriminanti e necessità per moltissime posizioni e nella maggioranza degli ambienti di lavoro.
Non è impossibile lavorare in Turchia non conoscendo il Turco, ma certo non è facile né tantomeno semplice trovare quel tipo di lavoro (ma di questo argomento lo lascio ad un articolo successivo).

Se il Turco non spaventa o se magari è la vostra passione nascosta, questo è un elenco di siti che pubblicizzano offerte di lavoro online, in rigoroso ordine alfabetico:


http://www.avrupadata.com
http://www.beyazkariyer.com
http://www.bilgikariyer.com
http://www.bursakariyer.net
http://www.cvclub.net
http://www.cvtr.net
http://www.ealver.com
http://www.eleman.net
http://www.elemanborsasi.com
http://www.elemankiralama.com
http://www.insangucu.com
http://www.insankaynaklari.com
http://www.isbuluyorum.com
http://www.iskapisi.com
http://www.isturk.net
http://www.kampusgunleri.com
http://www.kariyer.com
http://www.kariyer.net
http://www.kariyerimizve.biz
http://www.kariyeronline.net
http://www.loginit.com <--
http://www.mulakat.net
http://www.personelonline.com
http://www.recruitmenturkey.com
http://www.secretcv.com <---
http://www.tekadres.com
http://www.turkcv.net
http://www.turkiyedata.com
http://www.turkkariyer.com
http://www.turizmdekariyer.com
http://www.turizmkariyer.net


Come vedete, ho segnato http://www.secretcv.com, ma giusto perché sono iscritto a quel sito e mi spediscono una posizione al giorno da tempo immemorabile, e http://www.loginit.com, perché tratta perlopiù posizioni IT. A proposito, in Turco computer si dice bilgisayar (più o meno "gestore dell'informazione"), e chi lavora con un computer è un bilgisayarci (letteralmente informatico). Ero iscritto anche su un altro motore di ricerca (all'epoca per rispondere ad un annuncio della locale filiale della Banca di Roma), ma non ricordo più il nome. Altra risorsa di cui non ricordo colpevolmente il nome, un'agenzia che tratta perlopiù consulenti stranieri, strada da non sottovalutare in merito alla questione.

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