Monday 28 March 2011

Chi "accoglie" ed "assiste" i migranti irregolari?

Chi "accoglie" ed "assiste" i migranti irregolari nella Repubblica Italiana?

Il sito del Ministero dell'Interno descrive i tre tipi di strutture che ufficialmente sono preposti ad accogliere ed assistere i migranti irregolari:
  • CARA (Centri di accoglienza richiedenti asilo)
  • CDA (Centri di accoglienza)
  • CIE (Centri di identificazione ed espulsione)
Nella pagina intitolata I Centri dell'Immigrazione il Ministero fornisce anche l'ubicazione e le capienze di questi centri.

Consolidando questi dati per provincia e rapportandoli alla popolazione ufficialmente residente, questi sono i risultati:
Provincia Posti Quota su Pop Popolazione
Agrigento 1004 0.2209% 454593
Bari 1190 0.0949% 1254461
Bologna 95 0.0097% 984342
Brindisi 211 0.0523% 403096
Cagliari 220 0.0392% 561080
Caltanissetta 552 0.2029% 272052
Catanzaro 75 0.0204% 368219
Crotone 1358 0.7813% 173812
Foggia 914 0.1426% 640891
Gorizia 386 0.2706% 142627
Milano 132 0.0042% 3123205
Modena 60 0.0086% 694579
Roma 364 0.0088% 4154684
Torino 204 0.0089% 2297598
Trapani 888 0.2035% 436283
Resto 0 0.0000% 44378806
Totale 7653 0.0127% 60340328
I dati sulla pagina in questione ovviamente non sembrano tenere conto della situazione corrente a Lampedusa, dove da qualche giorno i migranti irregolari temporaneamente "accolti" ed "assistiti" hanno superato la popolazione residente.

Se nonostante ciò li prendessimo comunque per buoni dovremmo dedurne che almeno fino ad oggi il governo Italiano avrebbe deciso di "accogliere" ed "assistere" i migranti irregolari in una zona piuttosto ristretta del territorio della Repubblica.

Dopo Lampedusa, che parrebbe essere l'unica località che "ospiti" questi centri in provincia di Agrigento, in ordine decrescente del tasso di migranti irregolari "assistiti" ed "accolti" in questi centri rispetto alla popolazione residente, troveremmo le province di Crotone, Gorizia, Trapani, Caltanissetta e Foggia.

Tranne Gorizia, tutte le altre province più "accoglienti" ed "ospitali" sono a sud del Po, a sud dell'Arno, a sud del Tevere, a sud del Liri.

Tre su sei sono in Sicilia.

In ben 95 province non ci sono né CARA, né CDA né CIE.

3 comments:

Zax (Andrea) said...

2 cose da dire. La prima è che le prime 4 (su 15) province più 'ricettive' hanno più posti della altre 11 assieme. La seconda è che forse in certe regioni non ci sono queste strutture 'ufficiali' perchè il fenomeno è più 'dilazionato' nel tempo ... non saprei come descriverlo, ma forse ci sono molti casi singoli più che il gruppone da assistere tutto in una volta; e aggiungo che ci sono molte altre strutture 'non ufficiali' (tipicamente religiose) che danno questo tipo di assistenza. Credo ce ne sia più di una solo a Padova

Alessandro Riolo said...

Se da una parte ovviamente non posso sapere quale sia la situazione nelle 95 province che non hanno centri per l'immigrazione illegale "ufficiali", ho una conoscenza discreta della situazione in provincia di Trapani.
In Sicilia occidentale, 30-40 anni fa, c'era bene o male la stessa percentuale di immigrati che c'è ora nel resto del paese. Il fenomeno è probabilmente sempre esistito, nei due sensi di marcia, 110 anni fa a Tunisi vivevano oltre 100 mila Siciliani, ed ancora oggi vi è rimasta una consistente comunità Siciliana, d'altronde è a 220km da Trapani ed anche meno da Mazara. In provincia di Trapani, l'assistenza agli immigrati, regolari e non, è sempre stata data sia da strutture non ufficiali (perlopiù religiose) sia dalle stesse comunità nordafricane. Le strutture ufficiali create ope legis si sono innestate rapidamente in quelle zone perché c'era nella popolazione locale un'abitudine ed una familiarità totale con la presenza di un comunità straniere, in special modo nordafricane.
Quella resistenza che s'è vista e si vede altrove, a Trapani e provincia non ha nemmeno avuto ragione d'essere. Fino ad oggi.

Questo putroppo potrebbe cambiare, ed anche abbastanza rapidamente, se il governo Italiano continuerà a prendere decisioni improvvise chiaramente contro gli interessi del territorio senza offrire le necessarie rassicurazioni e contropartite, e comunque senza concordarle nemmeno con i politici locali, che sono nominalmente quasi tutti della loro stessa parte politica.

Oggi hanno tirato su una tendopoli a Chinisia, nel Comune di Trapani, e ne vorrebbero tirare su un'altra a Marsala, che si andrebbero aggiungere alle sei strutture esistenti ed in funzione (con i rischi e pericoli connessi, qualche settimana fa una turista sembra sia stata stuprata da uno degli "ospiti" di queste strutture), ed ad una megastruttura in costruzione a Milo, sempre nel Comune di Trapani.

Alessandro Riolo said...

BTW, questa è la situazione in Veneto ad oggi: http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/03/27/verona-albergatore-offre-200-posti-letto-e-cibo-per-i-profughi-ma-nessuno-gli-risponde/100292/