Nella Repubblica Italiana non c'è domino della legge.
I processi, fino all'ultimo grado, dovrebbero durare al massimo 1 anno. Quando durano 25 anni, rendono le leggi, anche le migliori, inapplicabili ed inutili. A cosa serve riformare il mercato del lavoro, le pensioni e quant'altro, se tanto chi vuole approfittarsi di te ha più possibilità di sfruttarti a suo piacimento che di doverne pagare eventuali conseguenze un giorno lontano?
E quindi via di stage non pagati, tirocini che vanno avanti per anni, contratti a progetto o partite IVA che mascherano rapporti di dipendenza, di sudditanza, se non di vera e propria servitù.
L'articolo 3 della Costituzione dice non solo che tutti i Cittadini dovrebbero essere uguali davanti alla Legge, ma anche che dovrebbero pari opportunità di fare carriera in virtù dei loro meriti. Lo Stato Italiano che fa in merito? La riforma Biagi, che in pratica formalizza la divisione dei lavoratori tra i protetti dallo Statuto dei Lavoratori e quant'altro e da quelli che non hanno nessuna garanzia e protezione, e finiscono inevitabilmente a vivere una vita senza opportunità aspirando al massimo alla sopravvivenza materiale?
Di riforme necessarie ce ne sono da fare tante (abolizione dell'articolo 18, equiparazione dei consulenti ai dipendenti, laurea a 21 anni per il 75% degli iscritti, ammortizzatori sociali veri, pensioni a 70 anni, cassa unica per tutti, licenziamento del 10-20% degli statali) ma senza dominio della legge non si va da nessuna parte.
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