Tuesday 11 March 2014

Costituzionalitá, moralitá e divieto di emigrazione

Commentando l'articolo di Marco Esposito Nibor Dooh: prendere ai poveri per dare ai ricchi, ovvero lo strano caso del Dottor INPS, in risposta al commento di luciano pontiroli (già luponti) intitolato Equità?:

Costituzionalitá, moralitá e divieto di emigrazione

Chi è in pensione con il metodo retributivo ha a sua volta mantenuto, mentre lavorava, altri pensionati con il metodo retributivo.
Sí, ma in contesti demografici molto diversi.
Fino al 1970 la struttura demografica italiana era una piramide, con pochi anziani e tantissimi giovani, per cui almeno fino al 1990 c'erano molti lavoratori che pagavano parte dei loro contributi previdenziali per ogni pensionato. Quello che poteva anche essere sostenibile, magari non moralmente ma contabilmente, quando c'erano 12, 6, 3 lavoratori per pensionato, non é piú sostenibile quando c'é meno di 2 lavoratori, quando non ce n'é che uno soltanto, per pensionato.
Il sistema retributivo era appunto un modello piramidale, e quando il sottostante ha smesso di essere piramidale, ha smesso di essere sostenibile.
Alla generazione attuale é stato praticamente imposto di:

  1. pagarsi la propria pensione con il sistema contributivo;
  2. pagare le pensioni delle generazioni precedenti che godevano del sistema retributivo;
  3. e farlo essendo numericamente inferiori alle generazioni precedenti, per cui il peso del contributo al punto 2 é molto piú elevato di quello che hanno dovuto sopportare a suo tempo i beneficiari.

Tu ritieni in cuore tuo che questo possa essere costituzionale?
Per amor di veritá, io non lo ritengo né costituzionale, né moralmente accettabile o giustificabile.
Costituzionalmente, mi riferisco al secondo comma dell'articolo 3, dove recita:
"È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese."
A meno di non voler leggere il comma 4 dell'articolo 35 nel senso che agli under 35 verrá presto vietata l'emigrazione:
"Riconosce la libertà di emigrazione, salvo gli obblighi stabiliti dalla legge nell'interesse generale, e tutela il lavoro italiano all'estero."
ed anche in quel caso, mi par di capire che il principio fondamentale dovrebbe valere di piú dei doveri dei cittadini, o mi sbaglio?

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