Wednesday 27 August 2008

Il consolato Italiano a Londra non concede il visto a mia moglie perché mia moglie è residente nella UE

[Il consolato Italiano a Londra non concede il visto a mia moglie perché mia moglie è residente nella UE. Dato che la cosa è chiaramente assurda, ho scritto alla sezione Italiana di SolvIT(solvit@palazzochigi.it) sperando che possano intervenire, non soltanto per mia moglie, ma per tutti i familiari non comunitari dei cittadini della UE.]

Al Centro Solvit in Italia,
presso il Dipartimento Politiche Comunitarie
Presidenza Consiglio Ministri
A chi di competenza,

Per conoscenza al Console Italiano a Londra,
presso il Consolato Generale d'Italia a Londra,

Sono un cittadino Italiano residente a Londra da poco meno di 3 anni, regolarmente iscritto all'AIRE.

Il consolato Italiano a Londra non concede un visto Schengen di tipo C a mia moglie perché mia moglie, cittadina Turca, è residente nella UE (nel Regno Unito, ha da poco ottenuto una "Residence Card" Britannica valevole per i prossimi 5 anni), ed a quanto pare questo avviene in ottemperanza ad una interpretazione dell'implementazione della Direttiva 2004/38/CE.

Io sono dell'avviso che l'autorita' Italiana (che al momento non so quale sia) che ha vietato ai consolati di concedere visti ai congiunti già residenti nella UE dei cittadini Italiani per visite di breve durata lo ha fatto in spregio dello spirito e della lettera della Direttava 2004/38/CE, e dopo averla letta non riesco ad immaginare che qualcuno abbia potuto interpretarla in una qualche maniera per impedire ai consolati di concedere un visto a mia moglie o a persone che si trovano nella stessa situazione.

Richiedo pertanto con la presente a Solvit di interessarsi presso le autorita' Italiane competenti per fare ottenere al piu' presto a mia moglie un visto Schengen di tipo C, per multiple entrate e con validita' pluriennale.

Dati motivi di carattere familiare (..), devo pregarVi di considerare che questa richiesta riveste per me e la mia famiglia un carattere di estrema urgenza ed importanza,

Cordiali saluti,

Alessandro Riolo


Breve descrizione del problema

Mia moglie e' una cittadina Turca. L'anno scorso, residente in Turchia, il Consolato di Istanbul le ha concesso un visto Schengen di tipo C valido per 1 anno (con il quale si può recare in tutti i paesi Schengen per 90 giorni ogni 6 mesi), e l'impiegato del consolato ci aveva anticipato che l'anno prossimo gliene avrebbe concesso uno valido per almeno 2 anni.

Quest'anno, residente nel Regno Unito, il consolato di Londra si e' rifiutato di concedere a mia moglie un qualsiasi visto di tipo C, perché mia moglie ha una "Residence Card" Britannica con la quale puo' entrare in Italia, ma purtroppo non puo' entrare in nessun altro paese dell'Unione.

Il Consolato Italiano ci ha invitato a rivolgerci al paese terzo dell'Unione dove mia moglie vorrebbe poter viaggiare.

Dato che il suo prossimo viaggio era programmato per la Spagna, siamo andati al consolato Spagnolo.

Al consolato Spagnolo ci hanno ovviamente detto (con una certa ironia) che per i congiunti dei cittadini UE dovrebbe essere il consolato di cui il congiunto è cittadino a concedere il Visto, anche perché i viaggi in Spagna o in altri paesi della UE sono occasionali, mentre il paese in cui mia moglie si rechera' con certezza piu' spesso per motivi familiari è ovviamente l'Italia.

Ci hanno anche confermato che la "Residence Card" Britannica non ha per la Spagna nessun valore (come sostituto di un visto), e che per entrare in Spagna mia moglie ha bisogno almeno di un visto di tipo C, e che era per tutti conveniente e sensato se a concedercelo fosse il Consolato Italiano.

Ci siamo rivolti di nuovo al consolato Italiano, ed il Console ci ha detto telefonicamente che è al corrente del problema, che è dovuto a un qualche cavillo dell'implementazione della Direttiva 2004/38/CE che è stato loro comunicato a Febbraio 2008, che loro hanno fatto presente a Roma il problema, ma che al momento purtroppo gli viene impedito loro (immagino da una qualche autorità competente) di rilasciare visti ai congiunti extraeuropei dei cittadini Europei nel caso essi siano in possesso di un documento che ne attesti la residenza all'interno della UE.

A quel punto si è scusata per il problema, mi ha confessato che molte altre coppie hanno avuto lo stesso problema, non mi è riuscita a dare su due piedi una indicazione precisa su quale sia esattamente la legge o il regolamento alla radice della questione, e ci ha detto che avrebbe chiamato il Consolato Spagnolo, avvertendoli del fatto che avrebbero ricevuto richieste di visto da parte di congiunti di cittadini Italiani.

Il consolato Spagnolo ha accettato i documenti per la richiesta di un appuntamento, ma ci hanno detto che prima di chiamare mia moglie per un appuntamento passeranno almeno 2 settimane, e dopo passeranno almeno 4 settimane prima di ottenere il visto, sempre che sia possibile ottenerlo, dato che in definitiva mia moglie probabilmente si recherà piu' spesso in Italia che in Spagna, e che loro si aspettano sia l'Italia a fornirle il visto, non la Spagna o nessun altro paese della UE.

In contrasto (e come previsto dalla legge Italiana), i Consolati Italiani forniscono visti ai coniugi dei cittadini Italiani in priorità rispetto alle altre richieste, come per nostra esperienza l'anno passato usualmente in 24 ore o meno (così come fanno i Consolati Spagnoli per i coniugi dei cittadini Spagnoli, e cosi' via).

Il tutto è francamente assurdo. La Direttiva 2004/38/CE dovrebbe facilitare la libera circolazione dei cittadini UE e dei loro congiunti, non limitarla. L'autorità competente Italiana dovrebbe aiutare la libera circolazione dei propri cittadini e dei propri congiunti, non impedirla.


Avete avuto uno scambio di corrispondenza con l'autorità pubblica summenzionata? In caso affermativo, indicare le date e una breve sintesi del contenuto (potete successivamente inviare per posta copie di lettere, fax ect.)

Avevo inviato una email alla sezione Visti del Consolato Generale d'Italia a Londra per chiedergli se c'era qualche impedimento alla richiesta del visto (in realtà pensavo a problematiche connesse all'iscrizione all'AIRE o alla registrazione del matrimonio, per le quali avevo chiesto loro in merito in precedenza, e per le quali non mi avevano mai risposto). Non mi hanno mai risposto.

Personalmente, dopo un po' di ricerche sulle ultime leggi entrate in vigore in Italia, penso che questo atteggiamento sia dovuto ad un eccesso di zelo nell'interpretazione del comma 2 dell'articolo 5 del DL 30/2007, che recita "I familiari non aventi la cittadinanza di uno Stato membro sono assoggettati all'obbligo del visto d'ingresso, nei casi in cui è richiesto. Il possesso della carta di soggiorno di cui all'articolo 10 in corso di validità esonera dall'obbligo di munirsi del visto."

Ora questo esonero dall'obbligo di munirsi del visto sembra sia stato trasformato da qualche zelante funzionario in un "divieto" per i Consolati Italiani di emettere visti a favore dei familiari dei cittadini Italiani in possesso di una qualsiasi documento equivalente alla Carta di Soggiorno, in sfregio non soltanto allo spirito ed alla lettera della Direttiva 2004/38/CE, ma anche della legislazione nazionale Italiana (infatti il successivo comma 3 dell'articolo 5 del DL 30/2007 recita "I visti di cui al comma 2 sono rilasciati gratuitamente e con priorità rispetto alle altre richieste.") .

Vi siete già rivolti ad altri organismi per risolvere il problema? In caso affermativo, indicare quali organismi e con quale esito.

Ci siamo rivolti prima alla sezione Visti del Consolato Generale d'Italia a Londra, poi al Consolato Spagnolo, poi ho parlato direttamente con il Console Italiano a Londra, poi nuovamente al Consolato Spagnolo. Sinceramente, sto anche cercando di vedere se c'è un qualche altro paese della UE che ha una trafila burocratica meno lunga, per fare ottenere a mia moglie un visto di tipo C in un tempo minore, a costo di farmi un qualche viaggio da qualche parte in Europa in uno dei prossimi fine settimana.

Sto ancora cercando di capire con quale autorita' Italiana mi devo mettere in contatto (in pratica chi e' responsabile per le circolari mandate alla Rete Consolare Italiana che impediscono loro di concedere a mia moglie questo benedetto visto) per vedere se non c'e' un qualche modo per ovviare al problema.

Se possibile, fornire una stima dei costi da attribuirsi al vostro problema per i prossimi 12 mesi.

(..)

Come siete venuti a conoscenza di SOLVIT?

Internet


1 comment:

Anonymous said...

Caro Alessandro,

Ho un problema simile al vostro, con mia moglie cinese e residence card inglese.
Invece che in Spagna, vorremmo fare un breve viaggio in Belgio, partendo dall'Italia. Purtroppo il consolato italiano non rilascia il visto, e quello belga non risponde alle emails.

Per favore tienici aggiornati su come procede la situazione. Se in qualche modo posso essere d'aiuto, fammi sapere.

In bocca al lupo.

Nicola